con Serena Balivo
ideazione e drammaturgia Mariano Dammacco, Serena Balivo
regia Mariano Dammacco
immagine di locandina Stella Monesi
produzione Piccola Compagnia Dammacco
con il sostegno di Campsirago Residenza
Primo studio vincitore del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro
Spettacolo Selezione In Box 2016
Piccola Compagnia Dammacco finalista al Premio Rete Critica 2016
Serena Balivo finalista al Premio Ubu 2016
“L’inferno e la fanciulla” è un monologo con drammaturgia originale composta da Mariano Dammacco insieme all’interprete Serena Balivo (seconda classificata al Premio Ubu 2016 nella categoria “Nuovo attore o attrice under 35”). I linguaggi scelti sono quelli dell’allegoria e dell’umorismo, affiancati da una lingua altra, poetica. In scena, l’attrice interpreta una surreale bambina, la fanciulla, e conduce gli spettatori in un suo personale viaggio all’inferno, non l’inferno delle anime dannate, bensì l’inferno che a volte ci sembra di vivere nella nostra quotidianità. Si tratta di un viaggio alla ricerca di una propria dimensione di adulto. Gli spettatori assistono al confronto della fanciulla con le aspettative e le speranze riguardo la sua vita, con le difficoltà e le delusioni legate alla ricerca di qualcuno che le sia affine. E ancora, la fanciulla conoscerà la paura e l’insofferenza per l’autorità e scoprirà di essere capace di sentimenti negativi quali la rabbia o la misantropia. Infine, lo spettacolo svelerà che il vero e proprio inferno sulla terra della protagonista, o forse di molti di noi, sta nel rischio di non raggiungere mai una condizione di adulto, di restare imprigionati in una proiezione mentale di se stessi adulti senza che questa si concretizzi mai in realtà.
L’arboreto Edizioni ha pubblicato il libro “L’inferno e la fanciulla” di Serena Balivo e Mariano Dammacco. Il libro comprende la drammaturgia integrale dello spettacolo, le illustrazioni originali di Stella Monesi e un apparato critico in forma di conversazione tra gli autori Mariano Dammacco e Serena Balivo e Gerardo Guccini, docente di Drammaturgia presso l’Università di Bologna e attento osservatore delle interazioni fra testo e spettacolo sia nelle esperienze storiche che in quelle contemporanee.